Moda Lolita

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  1. Haruhis
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    Moda Lolita



    La moda Lolita è un tipo di abbigliamento femminile derivato dall'Otome e dal Natural Kei. Trae ispirazione talvolta dal costume vittoriano per bambini e dagli abiti estremamente elaborati del periodo Rococò per alcune stampe e per l'uso di pizzi e nastri.

    È nato in Giappone negli anni settanta grazie alla creatività dei giovani giapponesi che fusero lo stile Natural Kei (creato e diffuso dal marchio Pink House) ispirato ai vestiti campagnoli, e la moda Otome (carina, graziosa), uno stile molto semplice e femminile che affonda le sue radici nell'abbigliamento tipico americano anni Cinquanta e Sessanta: corpino stretto fino in vita e gonne ampie).

    Nel 1979 viene fondato il primo vero brand Lolita, Angelic Pretty, successivamente è la volta di Baby The Stars Shine Bright nel 1987. Negli anni Novanta nacquero altre marche come Innocent World, Victorian Maiden, Mary Magdalene, ma la più importante fu la Moi-même-Moitié dello stilista giapponese Mana che diede origine cosi' al più conosciuto sottogenere della moda lolita: ovvero la elegant gothic lolita, termine che poi fu semplificato in gothic lolita.


    Lo Stile Lolita

    La moda Lolita segue regole ben definite:
    - è bene non avere troppa pelle scoperta (ovviamente a seconda del clima è possibile scegliere quanto essere scoperti o meno)
    - lunghezza degli abiti e delle gonne (le gonne più corte arrivano da poco sopra il ginocchio, fino a quelle a metà polpaccio)
    - forma degli abiti (la circonferenza seno è sempre aderente, stretta fino alla vita, per poi diventare molto ampia fino all'orlo, o altrimenti stretto al seno e ampio dal sottoseno in giù taglio impero)
    - qualità degli outfit (completi indossati), del taglio, dei tessuti e decori (lo stile lolita è un abbigliamento come altri, non un travestimento carnevalesco), degli accessori.

    Seguendo queste regole di base è possibile personalizzare lo stile Lolita in tantissime sfumature. È fondamentale per chi veste lolita, non seguire ciecamente le proposte dei marchi giapponesi Lolita, ma mettere un po' di "se" nell'abbinamento.

    Una cosa da non sottovalutare è la silhouette. Le gonne e gli abiti sono indossate con petticoat (sottogonne in tulle o crinolina) per dare il giusto volume. Tra gli accessori, sono molto popolari i gambaletti decorati di nastri o pizzo, le scarpe Mary Jane (scarpe dalla punta arrotondata, con un laccetto sul dorso del piede, simili a quelle per bambini). Sullo stesso stile delle gonne, le camicette, in genere con maniche a sbuffo, sono finemente decorate da pizzi, piegoline o nervature, colletti alla coreana o colletto tondo, oppure alla marinara. Molto diffuso è l'utilizzo di cutsew, tee-shirt in jersey più o meno pesante a maniche lunghe o corte, possono essere creati con le stesse finiture delle camicie, oppure essere simili a generici top da donna. Sono molto comodi grazie all'elasticità del tessuto utilizzato.

    Altri indumenti utilizzati sono i onepiece (vestiti interi a manica lunga o corta), i jumperskirt (scamiciati a grembiule) solitamente indossati con una camicetta o un cutsew. I gioielli che si possono abbinare allo stile Lolita sono molteplici, essenzialmente dipende dalla sfumatura Lolita del vestito. Per un outfit Classic Lolita, ad esempio, si coordinano bene accessori retrò elaborati, mentre per un outfit Sweet Lolita sono abbinabili accessori più moderni come ad esempio gioielli ispirati ai dolci. Non esistono "gioielli Lolita" e "gioielli non Lolita", l'importante è abbinarli in modo corretto secondo un filo logico.

    È bene sapere che nel tempo la moda Lolita ha subito trasformazioni, non è rimasto totalmente invariato, poiché è uno street style ha delle "tendenze" o "mode" che si susseguono ciclicamente. Ad esempio, anni fa era comune l'utilizzo di bonnets (cuffie da neonato) e dei mini (cilindri) portati da un lato della testa. Adesso molto rari, e hanno preso il loro posto cerchietti decorati da fiocchi più o meno grandi o da gioielli, headress molto sottili (striscia di tessuto decorata legata al capo come se fosse una fascetta per capelli) e haircomb (pettini decorativi per acconciature).

    Nonostante la diffusione in Giappone e all'estero dei Brand (marche) Lolita, è fondamentale sottolineare che non occorre acquistare abiti di marche Lolita per creare outfit Lolita. In Giappone è diffusissima la pratica di creare da se gli abiti (handmade), e nel resto del mondo è ormai facile trovare capi di abbigliamento e accessori in stile Lolita anche in negozi di abbigliamento giovanile come Zara, H&M, Promod, ecc. In oltre moltissime ragazze da tutto il mondo che vestono Lolita comperano spesso in aste online giapponesi capi di brand Lolita a prezzi vantaggiosi. Per cui non è definibile in assoluto una moda costosa, dipende tutto da quanto una persona vuole investire in capi di abbigliamento Lolita.

    Sotto Categorie dello Stile Lolita

    Una volta apprese le regole stilistiche di base del Lolita, è possibile declinarlo in vari sottogeneri.
    Le sfumature più diffuse sono il Gothic Lolita, lo Sweet Lolita, il Classic Lolita e il Punk Lolita. È possibile suddividere ulteriormente lo Sweet Lolita in Country Lolita, Shiro Lolita, Kuro Lolita, Pinku Lolita, Mizuiro Lolita, Hime Lolita e Sweet lolita generico.

    Esistono ulteriori sottogeneri della Moda lolita, minormente diffusi: Wa-Lolita, Qi Lolita, Erotic Lolita, Guro Lolita e Pirate Lolita.

    Gothic Lolita

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    Lo stilista giapponese Mana fu il primo ad utilizzare il termine gothic per indicare la moda lolita.[2] Lo stilista infatti, da sempre appassionato di moda lolita, nel 1999 la fuse con quella romantic goth e fece del suo marchio Moi-même-Moitié,la primo brand (marca) "ufficiale" del Gothic Lolita.

    Una moda che si espanse nel resto del mondo dagli anni duemila grazie alla pubblicazione della prima rivista specializzata, la Gothic & Lolita Bible, e all'abbigliamento tenuto sempre dallo stesso Mana nei concerti,oltre a tutta la pubblicità che ne fece posando soprattutto da modello.

    Il make-up è solitamente scuro, in contrasto con gli altri stili Lolita, dove viene utilizzato un trucco leggero. Gli occhi sono o molto definiti, con dell'eyeliner e del khol, o molto sfumati, con dell'ombretto, di norma nero o di colori scuri; il rossetto è generalmente rosso scuro o vivo e di impatto. Il trucco risulta comunque meno pesante e drammatico di quello usato dai goth. La pelle è pallida, ma non al livello della moda goth, sebbene in Occidente sia comune trovare delle Gothic Lolita con la pelle più scura.

    Gli abiti sono essenzialmente bianchi, neri, blu scuro, rossi. Viene usato anche il verde scuro, anche se raramente. Fondamentalmente, il Gothic Lolita è una versione più dark della moda Lolita con la quale fonde elementi della moda gotica. Ad esempio in molti abiti Gothic Lolita sono presenti decori e stampe tipiche del cliché "goth" come croci, pipistrelli, ragni e ragnatele, candelabri, sovente indossano scarpe molto alte, con zeppa.

    Nel mondo occidentale il termine "Gothic Lolita" viene erroneamente usato per indicare l'intera Moda Lolita. La stessa cosa accade con il termine "Elegant Gothic Lolita" (EGL) che dovrebbe essere applicato solo ad una parte della linea di abiti Moi-même-Moitié, che produce questo tipo di abiti, ma viene usato dai meno esperti, in Occidente, per indicare l'intera Moda Lolita. I marchi più comuni di moda Gothic Lolita sono Moi-même-Moitié e Atelier BOZ.

    Sweet Lolita

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    Lo stile Sweet Lolita o amaloli è lo stile Lolita attualmente più diffuso. Gli abiti sono riccamente decorati da nastri, fiocchi e passamanerie, il cui colore varia dal nero (solo per il Kuro Lolita) al bianco, i colori pastello e stampe infantili (cavalli a dondolo, dolciumi, stelline, animali...) per enfatizzare la dolcezza dell'insieme.

    Spesso è visibile la componente stilistica tratta dalla moda vittoriana più infantile o dalle bambole di porcellana dello stesso periodo. Gli indumenti più comuni sono vestiti a maniche lunghe o corte, jumperskirt (scamiciati) da indossare prevalentemente con camicette, maglie (cutsew), camicette e gonne. Le scarpe hanno tacchi più bassi rispetto a quelle indossate nelle altre varianti della moda Lolita. Gli accessori usati di solito sono nastri per capelli con fiocchi, cerchietti, bonnet (cuffie da neonato), borse di peluches.

    Lo stile Sweet Lolita può essere a sua volta suddiviso in varie sottocategorie:

    Kuro Lolita / (Lolita nera)- abbigliamento sweet con dominante del colore nero
    Shiro Lolita / (Lolita bianca)- abbigliamento sweet con dominante del colore bianco, talvolta viene indossato anche il colore bianco antico, avorio o color panna
    Pinku Lolita / (Lolita rosa)- abbigliamento sweet con dominante del colore rosa
    Mizuiro Lolita / (Lolita azzurra)- abbigliamento sweet con dominante del colore azzurro
    Hime Lolita / (Lolita principessa)- abbigliamento dalla foggia principesca e dall'uso si accessori come tiare, taglio di capelli Hime Cut (taglio prinipcessa)
    Country Lolita / (lolita campagnola)- abbigliamento che usa elementi dello stile country, come stampe gobelin (floreali), cappelli di paglia e cestini. è lo stile Lolita più antico, ha una fortissima componente Natural Kei.

    I marchi più comuni di moda Sweet Lolita sono Baby, The Stars Shine Bright, Manifesteange Metamorphose temps de fille e Angelic Pretty.

    Classical Lolita

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    Lo stile Classic Lolita si ispira maggiormente alla moda vittoriana per i ricchi tessuti utilizzati come il velluto e il brocato, e al periodo barocco e al rococò per quanto riguarda le stampe floreali. Anche questo stile, assieme al Country Lolita, è tra gli stili più antichi della Moda Lolita. In esso però è presente una fortissima componente della moda Otome in voga anch'essa negli anni Settanta.

    È lo stile meno infantile, infatti lo si distingue per essere più maturo, più lineare, i colori sono più profondi, vengono infatti utilizzate tonalità come l'avorio, il rosa, il blu, il Borgogna, il nero e il marrone; compaiono anche silhouette ad impero.

    Gli accessori comuni sono cerchietti, cappelli e cilindri, borsette o valigette; mentre gli indumenti più frequentemente riscontrati sono gli scamiciati/abiti e i cappotti dal taglio lineare, gonne meno voluminose e talvolta, eccezionalmente gonne a tubino.

    I marchi più comuni di moda Classic Lolita sono Juliette et Justine, Innocent World, Victorian Maiden e Mary Magdalene. Il nome del marchio Juliette et Justine fa riferimento alle opere del Marchese de Sade, Justine o le disavventure della virtù e Juliette.

    Il Punk Lolita (o Lolita Punk)si ispira direttamente a quello che era l'abbigliamento ribelle dei giovani londinesi del 1977. Nulla ha a che vedere però con musica e ideologie. Questo stile è molto simile al punk originale ma più elegante e soprattutto è calcolato (il punk originale è più casuale e "stracciato"). Le gonne sono sempre voluminose, armatevi quindi di sottogonna!

    Molto diffuse catenine, spille da balia, anfibi, cravatte, magliettine con teschi e gonne dalla fantasia scozzese ma anche cinture, borchie, bracciali, calze a rete (anche rotte). I pantaloni sono spesso neri o scozzesi, sia corti che lunghi, caratterizzati da catenine che si incrociano e lacci. I marchi più comuni di moda Punk Lolita sono A+Lidel,
    Putumayo, h. NAOTO e Na+H.

    Diffusione del Lolita


    Il Termine Lolita


    Il termine Lolita si è diffuso nel mondo grazie all'omonimo romanzo di Vladimir Nabokov, Lolita, ed è alla base di moltissimi fraintendimenti sul Lolita Style.

    La Moda Lolita (chiamata anche Lolita Style) non ha nulla a che fare con l'erotismo del personaggio di Nabokov, ma si riferisce all'aspetto più "infantile" degli abiti, o se vogliamo alla duplice natura "adulta e bambina" dei vestiti. "Adulta" se consideriamo che questo tipo di modo di vestire richiede una ricercatezza degli accostamenti, nonché il riuscire a seguire determinate regole stilistiche che identificano un outfit (insieme di vestiti e accessori indossati) lolita da uno non lolita. "Infantile" per le forme degli abiti, per i ricami, le stampe e l'utilizzo di pizzi e fiocchi, anche se talvolta l'aspetto infantile viene stemperato in sotto categorie come lo stile Classic Lolita, dove la componente infantile cede il posto ad una raffinatezza composta.

    Riviste


    Una rivista in particolare, Gothic & Lolita Bible ha giocato un ruolo importante nel promuovere e dettare le "regole" dello stile. Si tratta di un mensile giapponese di oltre cento pagine dedicato alla moda Lolita con tutte le sue sfumature ed include consigli sugli indumenti, foto, tipi e stampe di tessuti, cataloghi, idee per la decorazione e addirittura ricette. Mana è affiliato alla pubblicazione ed è spesso presente nel periodico.

    Altre due riviste importanti in questo ambito sono KERA e KERAMANIAX, che anche se non sono improntati solamente sulla moda Lolita, sono esaustive e più economiche.

    Cinema, Anime e Manga


    Nei manga e negli anime, sovente si trovano personaggi vestiti secondo alcune caratteristiche della moda Lolita, i principali sono: Card Captor Sakura, Paradise Kiss, Le Portrait de Petit Cossette, X-Day, Sister Princess, Sailor Moon, Rozen Maiden, Princess Princess, Tsukuyomi -Moon Phase-, Othello, Chobits, xxxHOLiC, Nana, Coyote Ragtime Show, The Melancholy of Haruhi Suzumiya, Death Note, Negima: Magister Negi Magi, Karin, Princess Ai, One Piece e recentemente Digimon Savers.

    Sebbene vi siano riferimenti più o meno espliciti alla Moda Lolita, è raro trovare personaggi che vestono in questo stile. Spesso i vestiti proposti sono ispirati al Lolita, ma estremizzati nella forma, allontanandosi dal modo di vestire Lolita, per divenire un travestimento. Gli unici esempi di abbigliamento lolita sono presenti in Paradise Kiss, Nana, Othello.

    Nel film giapponese del 2004, Shimotsuma Monogatari (Kamikaze Girls), con Kyoko Fukada e Anna Tsuchiya, tratto dal romanzo di Novala Takemoto Shimotsuma Monogatari compaiono molti riferimenti alla moda Lolita. Anche nel film The Fast and the Furious: Tokyo Drift appaiono brevemente delle ragazze vestite secondo la moda Lolita.

    In campo musicale non manca un esempio di Lolita, che compare nel video musicale "IO" di Gianna Nannini, del 2006. La ragazza veste un abito tipico di Baby The Stars Shine Bright rosa e bianco, in pien
     
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  2. NanaOsaki
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    IO AMO I VESTI DI LOLITA SOOPRATTUTTO GOTHIC LOLITA:)

    peccato che costi 100-200€...pero ho trovato un sito dove li puoi comprare senza che costino così tanto!!!!
    Vi deposito i link : http://www.lightinthebox.com/it/3-tacco-a-...ltimately_buy_5
     
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  3. Yumi Nakamura
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    Fantasticooo *____*
     
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  4. Haruhis
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  5. NanaOsaki
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    Lo so e può darsi che compro un paio di scarpe che costano solo circa 49 € *.*
     
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  6. Yumi Nakamura
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    Bellissimooo!Ma le compri per un cosplay o di tuo?
     
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  7. NanaOsaki
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    Di mio....mi servono per andare a un matrimonio u.u Però sto cercando di mettere dei soldi da parte per fare un cosplay di Nana ma dubito che ci riuscirò :/
     
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  8. Haruhis
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    Ma xke'? Certo sarà difficile trovare i vestiti di nana!
     
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  9. NanaOsaki
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    Gia ma ho gia il suo anello ed è originale....devo ringraziare la mia adorata cugina altrimenti a quest'ora non ce l'avrei ^^
     
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  10. Yumi Nakamura
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    *______________* hai l'anello di nana???Fantasticooo!!io ho solo la bambola di shin >.<
     
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  11. NanaOsaki
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    Wow*.* La bambola di shin*.* Io adoro shin *.*
     
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  12. Yumi Nakamura
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    Davvero???Ti piace così tanto? Allora qualche giorno ti faccio un set di shin ^_^ avatar+firma ^_^
     
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  13. NanaOsaki
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    Ahhhhhh...Grazieeeeeeee*.* Ti adoro miky*.*
     
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  14. Yumi Nakamura
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    Per me è un piacere ^_^ quando ti sarai stancata dell'avatar di Nana fammelo sapere ^_^
     
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  15. NanaOsaki
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    Ok:)
     
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16 replies since 10/3/2012, 15:26   158 views
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