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Yuµi-¢han.
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"Dango, Dango, Dango, Dango, Dango, Dango, Daikazoku..." una minuta figura se ne stava in piedi su una collinetta cantando questa dolce melodia, e stringendo forte le mani al petto. Sembrava spaventata da qualcosa che la bloccava così tanto da non riuscire a muoversi da lì.
"Che strana sensazione, questa canzone mi trasmette una pace e un calore mai provati prima... " pensai subito. Mi avvicinai di più per riuscire a vederla mentre una tempesta di petali di ciliegio continuava a cadere imperterrita. Avvicinatomi ancora un pò smise di canticchiare quella dolce melodia nominando il nome di un panino, "Anpan".
"Che strana ragazza..." portai una mano ai capelli e continuai ad osservarla. Rimase ferma e in silenzio così pensai che si fosse accorta della mia presenza. Sollevò il viso da terra guardando dritto avanti a sè. Continuò poi a parlare, probabilmente con se stessa, probabilmente con qualcuno nel suo cuore pensavo -"E' inevitabile che le cose cambino, cose belle...cose brutte...non possono restare invariate..."sospirò.
-"Allora trovane di nuove!" risposi io. Si girò sorpresa verso di me, forse non si era davvero accorta della mia presenza. Poi continuai -"Devi sempre continuare a cercare cose felici e divertenti..." mi girai per guardarla. Lei mi sorrise dolcemente. Perchè questa ragazza mi trasmette una profonda serenità mai sentita prima? Non riesco a capire cosa sia...ma è una sensazione calda e felice. -"Bè, ora andiamo o faremo tardi!" esortai io portandomi avanti, lei mi seguì senza dire più nulla. Dopo due passi mi fermai-"Quella canzone che canticchiavi prima...mi piacerebbe risentirla ogni tanto..." le dissi in tono basso. Lei non rispose, forse l'avevo colta di sorpresa, si limitò solo a sorridere di nuovo e rispondermi di si con un flebile suono.
A quel tempo non avrei mai potuto immaginare che quell'incontro sulla collina ci avrebbe legati per sempre.
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