(FAN FIC) Nagisa e Tomoya : Il sogno della collinetta

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  1. Yuµi-¢han
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    Dove sono?- fu la prima domanda che mi posi dopo aver messo bene a fuoco. Mi guardai intorno, era un ambiente più familiare di quanto pensassi ma completamente in bianco e nero."Questa è..." interruppi i miei pensieri per un attimo. Mi trovavo sulla collinetta dove per la prima volta incontrai Nagisa, ma come ci ero arrivato qui? E soprattutto era reale quanto accaduto a Nagisa, il parto, la sua morte, le mie giornate lente ed inesorabili e quei giorni che lentamente mi divoranvano...?E Ushio...? Possibile che avessi sognato tutto?
    "Forse è un sogno" pensai, ma era tutto fin troppo reale anche per convincersene. Camminai un pò prima di trovarmi davanti lei, Nagisa. Se ne stava in piedi da sola, stringendo tra le mani la sua valigetta. Tutto fisso, tutto immobile, anche i petali di ciliegio la cui pioggia molti anni fa fece da sfondo al nostro primo incontro, sembravano esser stati catturati in un'istantanea, come se il tempo si fosse fermato. Tutto era uguale a quella volta, il cui incontro mi cambiò la vita. "E ora che faccio?" pensai.
    "Se non la fermassi e la lasciassi andare per la sua strada sicuramente vivrebbe una vita molto più felice ed appagante...certo magari con molti meno amici ma sarebbe ancora con Akio-san e Sanae-san e il nostro incontro non causerebbe danni e dolore a nessuno, in primis a me. Se non l'avessi fermata tempo fa mi sarei risparmiato il dolore straziante di non averla più con me, e forse avrei continuato ad odiare questa città e gli altri senza farmi illudere che nella vita possano anche accadere cose belle. Questa città prima ci ha donato la felicità e poi ce l'ha tolta, prendendosi gioco della nostra famiglia, ma se io ora lasciassi passare Nagisa come se nulla fosse, probabilmente la sua vita continuerebbe felicemente."
    Immediatamente dopo la mia riflessione Nagisa fece per tornare indietro, si voltò verso la mia direzione, ma non mi guardò nemmeno un momento. Continuava a mantenere lo sguardo basso anche quando mi passò vicino sfiorandomi di pochi millimetri. Il mio cuore palpitò più forte data la sua vicinanza, e non riuscendo a muovermi rimasi immobile senza fare nulla.
    "Se la fermassi...se la fermassi proprio ora le provocherei dolore in futuro...io non ho fatto altro che provocarle dolore..." pensai rattristandomi mentre una lacrima scendeva giù rigando il mio viso. Mi passò accanto e continuò ad allontanarsi, sempre più, sempre più da me, "io non posso, non posso...".
    Improvvisamente mi ricordai di quanto detto dalla ragazza del mondo nascosto "Io e te ci incontreremo di nuovo, e staremo sempre insieme...Addio...papà".
    Sollevai il viso, il mondo sembrava aver ripreso colore, e mi voltai di scatto. -NAGISAAA!!- urlai. Lei non riuscì a sentirmi. Corsi da lei e l'abbracciai.
    "Nagisa...sono proprio qui Nagisa" dissi non riuscendo a trattenere le lacrime.
    "Tomoya-kun sono così felice che tu mi abbia fermata, credevo pensassi che fosse stato meglio non incontrarmi. Io sono felice di averti conosciuto, ho avuto una vita meravigliosa. Non importa cosa ci sarà ad aspettarci, non pentirti mai di avermi incontrata..."
    "Hai ragione" le dissi prendendole il viso tra le mani e guardandola negli occhi "Grazie" e la strinsi forte sollevandola da terra.
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    PUOI TROVARE QUESTA STORIA ANCHE QUI
     
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0 replies since 22/4/2013, 20:30   4 views
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